Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Alex (del 16/12/2007 @ 10:21:18, in Racconti, linkato 1584 volte)
La vendetta di Palios
Il ragazzo leggeva sdraiato sul letto, tra le coperte aggrovigliate ed il cuscino piegato alla bellemeglio dietro la testa.
Un bel libro, con carta patinata, bei disegni ed una grande mappa all'interno che disegnava le vie dei personaggi e le loro avventure. Ramion il nano e Lendil l'elfo uniti assieme ai loro popoli per la prima volta nella lotta per la sopravvivenza contro le armate nere, e il gruppo dei Cercatori, i rappresentanti dei vari popoli delle Terre Selvagge che cercheranno di sconfiggere il Mago Nero: Dwold, Eleanor, Mirmin, Allanon e Caino.
Il sonno cominciò a prendere il ragazzo che lottava per riuscire a finire la lettura, mancavano poche pagine, ma pian piano gli occhi si chiusero e le mani lasciarono scivolare il libro sulla coperta, mentre la copertina si slabbrava e mostrava il titolo del romanzo: "La vendetta di Palios".
Mi misi dietro l'angolo e aspettai, quando il mago alzò le mani per lanciare l'incantesimo... lo presi per i polsi e strinsi fino a farlo urlare, poi lo scagliai con tutta la mia forza contro gli alambicchi e il suo tavolo, egli cadde a terra distruggendone gran parte e mi guardò con stupore misto ad una strana paura.
Palios guardò quello sconosciuto, quell'essere che gli stava davanti, che aveva osato entrare nel suo laboratorio e che... c'era qualcosa di estremamente strano in quegli occhi, nella capigliatura, persino nel suo respiro... egli era... era un uomo r-e-a-l-e!!!
Come, come aveva fatto ad entrare in questa dimensione ?!
Annaspò col respiro per lo stupore ed il gelido terrore che lo prese. Se quell'essere conosceva il resto della storia avrebbe potuto anticiparlo in ogni mossa, finanche ucciderlo! Ma cosa diavolo ci faceva quel dannato lettore nella sua storia... Si costrinse a pensare. Come personaggio non aveva molte possibilità di sfuggire alla storia che l'autore aveva creato per lui, ma in questo caso non fronteggiava altre dimensioni fantastiche, si erano incontrate due dimensioni totalmente ed assolutamente incompatibili!
Tutti i personaggi vivono la loro trama pur essendo consapevoli nel profondo di tutto ciò che li circonda e che li ha creati, ma non sono poi molti quelli che sono costretti a squarciare quel velo e mostrare tutte le loro nudità al lettore!
Forse se si fosse costretto a seguire sì la storia, ma variando anche di poco gli avvenimenti....
Il mago aveva il volto deformato e sempre più sconvolto.
Mi rammarico solo di non avere letto fino in fondo il romanzo, mi sono addormentato con una enorme rabbia e con un grande desiderio di entrare e fermare quel dannato stregone da quattro soldi, ed ora SONO QUI! Posso toccarlo e fermare i suoi sporchi piani! Ora mi muovo e lo branco di nuovo.
-"Dannazione!"
Palios pensava alla sua situazione.
"Certo io sono il personaggio negativo della storia, ma ormai nella nostra epoca non esistono più personaggi tutti cattivi o tutti positivi, anch'io d'altronde ho le mie buone ragioni e le mie qualità, e so essere fedele ai miei alleati! Devo assolutamente spiegarglielo."
Il mago nero aprì la bocca, ma nessun suono ne uscì: era troppo lontano dal racconto che doveva svolgersi.
Nel frattempo gli eventi precipitavano, il gruppetto dei prodi, l'elfo, la ragazza, il giovane mago, il nano e l'antico signore, era riuscito a penetrare nel castello e stava per recuperare la pietra magica che avrebbe fermato le armate nere.
Palios avrebbe dovuto distruggerli con il suo potente incantesimo.
Il mago ripassava nella sua mente tutti gli avvenimenti accaduti negli altri volumi, in effetti questo era solo il quinto libro, ed il suo autore di solito si muoveva con sestilogìe di grande successo, non era giusto che lui non potesse avere il suo attimo di gloria. Il romanzo doveva finire con la sua vittoria! D'altronde non era una cosa poi così grave: ci doveva sempre essere un vincitore, per garantire la governabilità ed il senso degli avvenimenti, e nella storia umana si sa che si hanno periodi di grande libertà e felicità alternati con gravi tempi di violenze, sopraffazioni e dittature bagnate nel sangue dei sudditi. Palios era solo una pedina in questo gioco della necessità storica.
Nel passare accanto al tavolo delle magie, mi accorsi di un grosso pezzo di ferro usato per mescolare le pozioni acide, lo brancai con voluttà e decisi di passare all'azione.
Alzai il randello e lo brandii per colpire con tutta la forza quell'essere schifoso...
Non c'erano più tante possibilità... Palios annaspava con il cervello alla ricerca di una soluzione rapida, doveva, doveva esserci qualcosa... Neppure il racconto originario era poi tanto diverso intuì Palios con un improvviso ghigno di felicità, la spada del cavaliere era ora un randello di metallo, ed il finale vedeva l'unico superstite del gruppo con la mano bruciata dall'antica spada resa incandescente!
"Cavolo! " mi sono svegliato urlando, guardo la mia mano per un attimo, è rossa e gonfia, ma non perdo tempo e mi butto sul libro abbandonato a terra vicino al letto usando la luce fioca del lampione sotto casa, mi manca solo l'ultima pagina.
Il mago alzò le mani al cielo...
1-, una strana luce si fece strada nei suoi occhi e un sorriso comparve, lievissimo, sul suo viso. Rimase per un po' a pensare mentre accostava le mani al petto ed osservava intensamente fuori dal pertugio.
Lontano Ramion e Lendil concentrarono la loro attenzione sull'enorme quantità di armate nere che stavano riempiendo la valle, sarebbe stato impossibile, anche con tutti quei macchinari inventati dai nani, fermarli tutti. Mentre la polvere copriva i lati delle colline, Ramion lanciò un'occhiata in lontananza, tra la bruma si scorgeva una nera torre che sovrastava la pianura bruciata, là, forse, i suoi amici avevano trovato la morte, ed il nero mago stava per lanciare l'ultimo incantesimo.
Palios si scosse, ora sapeva cosa fare. Raccolse da terra il pezzo di ferro e sussurrando alcune parole lo trasformò in un materiale elastico, quindi lo plasmò con forza e con un tocco lo trasformò in un pregevole scettro di metallo. Aprì una porticina sul muro e scese rapidamente le scale profonde.
Eleonor brandì la spada con entrambe le mani ed urlò con tutto il fiato contro il drago. Dwolf fece appena in tempo a scansare la coda enorme e a scivolare tra due rocce della parete nascondendosi nell'oscurità. Mirmin scagliò la sua ultima freccia dorata colpendo la bestia all'occhio sinistro e permettendo ad Allanon di recuperare la spada.
"Eleonor prendi Mirmin e raggiungi Dwolf sulla parete!"
Allanon urlava per superare il rumore assordante del respiro del drago, e intanto cercava con gli occhi dove era finito il giovane mago. Quando li vide tutti e quattro uniti vicino all'uscita spiccò con un fendente una delle squame dorsali del mostro e si mise a correre dalla parte opposta per compiere in fretta il resto del cerchio, mentre teneva lo sguardo fisso sugli amici.
Palios raggiunse la tana del drago per il passaggio segreto sotto la torre. Quando gli occhi si furono ambientati all'oscurità distinse il gruppetto che tentava di scalare la parete per tornare all'uscita, Dworf teneva con cura nella mano la pietra del destino ed Eleonor lo aiutava nella salita. Li guardò con una strana voglia di ridere, poi si voltò di scatto verso il drago che stava per lanciare la sua fiamma sul gruppo.
"Azka Thka!"
Il drago chiuse le sue fauci e si piegò al volere di quelle parole pronunciate con autorità.
Eleonor lasciò il vecchio nano e si lanciò verso il mago, ma prima di raggiungerlo fu presa e sollevata da una forza invisibile. Caino, che fino ad allora era stato come in trance per recuperare la sua energia, aprì gli occhi di scatto e pronunciò con grande forza nove delle dieci parole dell'incantesimo, ma alla decima la bocca si bloccò come in una risata senza voce. Mentre l'elfo prendeva la mira con la sua fionda Allanon fece suonare la sua voce profonda:
"Basta Mirmin, aiuta Dworf a scendere dalla roccia, se il signore delle tenebre ha bloccato il drago e non ci ha ancora ucciso pur avendoci scoperto non credo che lo farà proprio adesso."
"Giusto, mio caro Allanon, non sono qui per combattere, ma per parlare, se me lo permettete."
Con un gesto della mano fece scendere Eleonor e lasciò le mascelle di Caino.
"Non fidarti Allanon! Potrebbe essere solo un gioco per lui!" urlò Eleonor appena posati i piedi sulla roccia.
"Ha ragione Allanon, se avessi voluto cancellarvi avrei potuto farlo già da tempo, sapevate che in questo castello i miei poteri sono illimitati, e niente può fermarmi, ma non sono qui per gloriarmi." Allanon posò la spada nel fodero e si avvicinò al mago nero.
"Questo è tuo, se sei disposto a fare un accordo." Palios porse lo scettro al cavaliere e lasciò cadere le sue difese magiche per permettere ad Allanon di prenderlo.
"Quale sono le tue condizioni?" chiese Allanon.
"Nessuna in particolare e tutto in generale. Sono disposto a ritirare ogni pretesa sulle terre mediane, ed a contribuire alla rinascita di Turnin, distrutta dalle mie armate, ma in cambio voi mi lascerete il mio castello e le Terre Bruciate attorno, affinché possa continuare i miei studi e affinare la mia arte." Allanon guardò i suoi compagni esterrefatti, ma duri nello sguardo e nel viso.
"E riguardo alla pietra?"
"Potrà restare nelle vostre mani ed essere utilizzata per la ricostruzione delle Terre Selvagge, ma non dovrete mai portarla o dirigerla verso i miei territori. Per quanto riguarda il resto vi do un unico consiglio, affrettate il vostro ritorno e badate di non tralasciare nulla nella istruzione dei vostri figli, io credo di avere avuto un'esperienza interessante in questo ultimo incontro, ma non posso garantirvi che le nostre vite non si incontreranno e non porteranno a termine quello che era stato scritto per loro un tempo."
Con un rapido fruscìo del mantello scuro Palios scomparve lasciando Allanon e i suoi compagni testimoni di un incredibile finale.
FINE 1
2-, pronunciò la parola magica e si udì un grande boato, fumo azzurro si sparse dalla fiamma sempre accesa del forno...
Allanon corse per i corridoi come preso da furore, le lacrime gli annebbiavano la vista ed ogni muscolo gemeva come se stesse per strapparsi. I suoi amici, tutti i suoi compagni erano scomparsi in una nuvola di fumo nero, la pietra era ancora saldamente nelle grinfie del drago, tutto era perso. Ma un grande furore, un desiderio folle gli prendeva il cuore: lottare fino all'ultimo e strappare il cuore al mago, anche se nulla avesse potuto con la sua sola spada. Giunse in cima alla torre mentre si diradava lentamente la nube azzurrina, il mago era sdraiato a terra, con la testa appoggiata al muro e sogghignava con una luce maligna negli occhi, era troppo contento di quella liberazione, Allanon non si fermò un solo istante e seguendo il suo destino di cavaliere balzò davanti a Palios e gli immerse la spada nel cuore.
FINE 2
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Windows Mobile, Palm os o Symbian questo è il problema?
Premetto che non faccio menzione di sistemi come quello sui Blackberry poichè non lo conosco.
Il mio utilizzo dell'Eten, del Casio ed infine dellHTC, così come deivari Treo ed infine del Communicator e del 3650 mi ha permesso di giungere a queste considerazioni:
Symbian e Plam Os sono più stabili, anxche se il loop di sistema per un errore di software d'avvio è sempre possibile si riesce correttamente anche a ripristinare il sistema.
Windows Mobile è decisamente complesso e quindi instabile, inoltre non sono mai riuscito a ripristinarlo corretamente, senza cioè che manacassero ad esempio tutte le abilitazioni dei programmi.
Symbian e Windows Mobile sono ingrado di stare al passo con le innovazioni hardware (WiFi e GPS), Palm os finora è rimasto indietro, forse con la Access che lo elabora e la nuova versione che ingloba sistemi linux supererà qusto gap, ma per ora nessun palmare Palmos posseide quele parti hardware proprio per questo motivo.
Il sistema Symbian è strutturato per essere gestito solo via menu, in quanto pochissimi podotti nokia sono touchscreen, la cosa rende però laboriosissimo utilizzare programmi che con un sistema di puntamento sarebbero sempicissimi. Il sofware disponibile è molto potente, ad esempio per gestire fotocamere o altri hardware (sistemi di rilevamento visivo per la fotocamera o di profili attivabili a seconda della cella gsm che si utilizza non li ho mai visti su altri sistemi anche se c'erano già 5 anni fa!). Pecca un po' nlla gestione e modifica dei documenti office o nella lettura degli ebook, ottimo invece per i multimedia. I giochi sono buoni, ma quasi solo d'azione: quasi impossibile realizzare un RTS con 5 tasti di spostamento (vedi la PSP). La navigazione web è buona anche se non la migliore.
Il sistema Palm OS, che devo dire è notevolemnte migliorato sul Treo 680, molto più stabile e con errori più radi anche se maggiormente lento, dispone di una dotazione software incredibile, i giochi sono di basso livello grafico, ma esistono ottimi RTS e RPG, sul campo editor e ebook è prefetto, e si difende bene anche a livello multimedia, anche se i video sullo schermo 320x320 sono piccolini.
La gestione dei documenti office e la sincronizzazione è eccezionale. Meno bene però la navigazione: mancano dei browser stabili e che sappiano mostrare bene tutti i tipi di pagine web.
Il sistema Windows Mobile, è compicato, sembra davvero un poket pc, ma per realizzare un'operazione occorre cliccare cinque o sei volte e più, per raggiungere l'icona, per avviare le funzioni, per chiudere il programma, per richiudere le cartelle, per chiudere davvero i programma rimasto in background... E' il sistema più macchinoso mai utilzzato su palmare, anche solo per rispondere al telefono è un traffico se stai facendo altro e intanto tutto rimane in memoria o si impalla! Dovrebbero pensare dei pulsanti e dei comandi più rapidi, per ora è assolutamente antirapido e in contrasto con la base palmare della faccenda che dovrebbe risultare appunto di utilizzo immediato. Neppure Xp è così complesso, mentre mi ricorda un po' la macchinosità di certi Linux.
Come software siamo al massimo, completi, di altissima grafica, ben interfacciati con i loro colleghi su pc.
Per gestire i documenti office siamo dal papà quindi nessun problema, lo stesso per gli ebook, un po' più macchinoso e instabile la gestione dei media, ma accettabile, la navigazione è il massimo consentito su di un palmare visto che anche qui troviamo il padre di tutti i browser, mentre i giochi sono ottimi e di buona garfica, con RTS grandiosi e RPG altrettanto.
Rilevo però una grave situazione nell'HTC: spesso perde la lettura della scheda di memoria o la legge non correttamente inficiando l'utilizzo dei programmi, molto grave!
Di Alex (del 07/12/2007 @ 22:29:55, in Società, linkato 1262 volte)
Ho visto "Sostiene Pereira", film strano, dolce-amaro, piacevole pur parlando del Portogallo Franchista devo dire che non l'ho sentito lontano dalla sensazione che mi trasmette questa epoca.
Non sono riuscito, in queste settimane, a scrivere alcune righe su di un fatto che mi è accaduto.
Sul finire dell'estate (settembre credo) mi è capitato di essere su di un treno che ha investito qualcuno che volontariamente si trovava sui binari.
Come pendolare mi è già capitato di vedere un corpo in un sacco azzurro venire tolto dai binari mentre si cospargeva il perimetro con la calce viva, così vom mi è capitato di sentire che i lmotivo dei ritardi era un "investimento", ma finora mai era capitato di essere sulla prima carrozza al momento dell'impatto..
E' stato molto sconvolgente, era un amattina di settembre, calda e soleggiata, verso le 9, tra Reggio Emilia e Parma; non è strano volersi suicidare di mattina, con i sole?
Ma inoltre non è strano che mai una sola volta si veda un articolo citare questi suicidi cercando di spiegare le motivazioni?
Si parla di chi viene ucciso, di chi muore in un incidente stradale o per negligenza medica, ma mai dei suicidi.
Sotto sotto questa società liberale e liberista, laica e consumista non vuole che si sappia o non vuole sapere che alcuni si trovano male, che alcuni non riescono a superare la depressione che le situazioni della vita gli pongono davanti.
Vi rendete conto che le persone continuamente giocano? Che tutti si vantano di chi conoscono, di chi possono contattare per chiedere un favore, di quello che valgono nella considerazione degli altri, di quanto gli piacerebbe essere belli e potenti come i vip, del lavoro borghese danaroso che faranno da grandi e così via?
I film, i giornali, le riviste, i programmi televisivi trasmettono vari messaggi specifici, ma sopratutto, oltre all'idea che la scienza è compagna del progresso e l'unico strumento per sopravvivere e mantenere la supremazia, il fatto che tutto gira attorno all'uomo.
Questa visione umanocentrica non è quella umanistica in cui l'uomo si scopre microcosmo del macrocosmo, ma l'assurda senzazione che nella realtà, nella storia, nel quotidiano esistano solo le cose degli uomini, solo gli uomini possano costruire la storia degli altri uomini, che il potere sia solo umano, solo umana la conoscenza, la libertà, la vita, la ricchezza. Che aberrazione submentale! Chiunque viva un dramma vero, accettando di subirne le conseguenze intere per accettarne anche gli insegnamenti si rende conto dell'assurdità di tutto questo: la morte di un parente od un amico, una grave malattia; oppure anche situazioni di vita reale: un prato, il mare, la forza della natura, ... Certo chi ha un po' di coscienza sua o è entrato in contattatto con delle dimensioni spirirtuali complesse, come la preghiera vera (non certo il recitare delle parole), la meditazione, la comunione tra due anime, oppure ha sperimentato di concetti come la percezione della vita della natura, delle forze esoteriche o solo dei ragionamenti filosofici, occidentali ma soprattutto orientali, non fa fatica a concepire questo.
Ma gli altri?
Chi ha vissuto davvero delle esperienze forti scavandone il significato?
Chi ha ragionato sul fatto che tutto ciò che ci circonda è vivo, dalle pietre alle piante al vento, e che quindi per partecipare alla vita basta eistere e sentire ed è solo in più che uno lo faccia lavorando, compiacendo il capo o il cliente, giocando i giochini del potere, facendo la spesa, girando in auto o sfruttando una volta di più quegli strumenti tecnoclogici che in fondo sono utili solo a questa finta convenzione della società umana ed invece ci allontanano sempre più dalla vita reale provocando spesso morte e freddi movimenti di macchinari (anche se forse neppure questi sono esenti da influssi vitali), costui non avrà dubbio su ciò che ho detto.
Purtroppo però sono molto di più coloro che non riescono ad uscire dal gioco delle belle statuine, delle visioni syile Matrix, in cui tutto è pensato da un'entità pseudoumana, come il dio con la barba di cattolica memoria.
Di Alex (del 06/12/2007 @ 10:22:05, in Politica, linkato 1176 volte)
Nulla si può dire se non che sotto sotto ha pienamente ragione: la sinistra al governo non è la sinistra come dovrebbe essere, non ha combattuto i poteri forti, le lobby e la modalità becera capitalistico/consumista che mette tutto nell'ordine del profitto e del potere. Per quanto le scelte fatte siano state molto più interessanti di quelle Berluskoniane, (neppure di destra, ma solo e univocamente concertate con i propri interessi e quelli di altri 10 o 11...), non si può dire che ci sia stata un'inversione di tendenza evidente e i grado di dare spazio ad un po' di speranza per un paese piuttosto sfasciato. Andate a vedere come si vive al nord d'Europa, in qualsiasi paese e noterete la differenza...
Di Alex (del 06/12/2007 @ 10:03:09, in Società, linkato 1441 volte)
La lingua è quella italiana unita al dialetto di Parma.
Chiedo scusa visto che non so scrivere in questo dialetto, lo conosco solo un po' parlato.
- estàt ed confusiòn -> "stato di confusione" quando le persone sono esagitate
- furòb é, al cojon! -> "furbo è il coglione", quando qualcuno opera sembrando di essere perfettamente competente nel fare una cavolata e ci marcia anche...
- che ridòr, che teator, eravam in tri e parevam in quatòr -> "che ridere, che teatro, eravamo in tre ma sembravamo in quattro", quando si fa molta confusione per ualche motivo futile
- insomma, lei chi è, me lo dica per favore -> se qualcuno diceva esasperato 'insomma!' credo citasse un'opera per rispondere in quanto era una risposta cadenzata con ritmi musicali
- merda! majnla! -> "mangial" se qualcuno usava quella parola, lui rispondeva così, infastidito
- basta tén sò il man -> "basta tieni giù le mani", se qualcuno era molto nervoso o arrabbiato, anche con lui, ti smontava in questo modo
- bandiera vecchia onor di capitano (era mia nonna a dirlo) -> quando ci si affeziona ad un vestito e lo si utilizza anche se un po' liso
- Vole vu parplasir venir a magnèr -> "vuoi, per piacere, venire e mangiare?" che in dialetto parmigiano sarebbe 'at vòl venìr a magnèr?', si ricordi che il francese era, ad inizio 1900, la lingua base che richiamava la bella epoque, per cui richiamava un parlare di alto livello, raffinato, quindi abbinandolo al finale in parmigiano (dilaetto che Dante considerava così volgare da essere adatto alle prostitute) il contrasto creava un effetto divertente, ancor di più se si aggiungeva la frase per mandare a cagare...
Appena posso e mi ricordo ne aggiungerò altri a questo post.
Di Alex (del 05/12/2007 @ 20:38:56, in Società, linkato 1208 volte)
La
Bologna di oggi, dopo il sindaco Guazzaloca e durante la dittatura del
sindaco Cofferati si presenta come una situazione disperata. La
cultura locale, quella vera, è ridotta al minimo, le situazioni
culturali evidenziano una tendenza a continuare, tra mille
difficoltà poichè per nulla avvallate
dall'amministrazione, le dinamiche che hanno già testato
precedentemente, sostanzialmente procedendo per inerzia. Non ditemi
che far venire a Bologna Benigni è cultura, con tutta la stima
che ho per il grande comico, credo fermamente che la cultra di una
città sia realizzata dalle persone che ci vivvano
quotidianamente, ed è vera cultura se un diciassettenne prova a
leggere Dante molto più che se lo fa Benigni una serata con il
prezzo del biglietto a 40 euro! I servizi sociali sono allo sbando, le politiche anti inquinamento completamente inefficaci. Il
sindaco odierno ha realizzato solo proposte restrittive, nessuna
costruittiva e produttiva, assecondando solo le esigenze del 20% dei
Bolognesi, i grandi borghesi che vivono nelle ville sui colli e
desiderano Bologna simile ad una vetrina di un centro commerciale. I
negozi storici (librerie, vecchi cinema), che sono cultura, chiudono
per diventare banche o hotel e nulla viene fatto; i luoghi di incontro
giovanile, matrice di scambi culturali e creatività vengono
considerati il nemico da abbattere e vengono sistematicamente oppressi
con ordinanze e proposte dei comitati; i luoghi della cultura gratuiti
vengono pian piano trasformati in locali inn per i borghesi, e intrisi
di cultura borghese; le piante, il verde, la vita naturale vengono
distrutti i nome del progresso e del cemento, senza nessuna politica
ambientale; la viabilità è vissuta come una battaglia
alle autmobilie senza nulla fare per aiutare la circolazione
alternativa, non una proposta o un aiuto in questo senso; le
associazioni vengono sgomberate, come le famiglie e le occupazioni
storiche decennali, nel contempo Cofferati si dimostra sempre
più imbronciato se non si fanno le cose che desidera,
dimostrando una assoluta incapacità di coordinare tutti gli
aspetti di un governo politico di una città; Bologna muore a
poco a poco, come città vera ed emotiva, come luogo in cui si
respirava una dimensione ampia e profonda, dove la vita spicciola aveva
più livelli di significato, trasformandosi ennesimamente in un
parco giochi per pochi eletti, spazio per i soliti giochetti di potere
dei bambinoni poco cresciuti che ormai infestano le nostre città.
Di Alex (del 08/11/2007 @ 21:02:53, in Società, linkato 3119 volte)
Ho un familiare colpito da questa situazione difficile.
Dopo avere consultato internet ho verificato che esistono poche conoscenze di questo "trauma" e quindi poche metodologie di intervento.
Questa testimonianza http://www.desterlich.ch.it/u/delromano/delromano/paresi.html pur essendo del 2003/2005 rimane purtroppo valida anche oggi.
Le strade che pensiamo di percorrere sono queste:
neurologo serio;
terapie fisiatriche com il metodo Kabat;
terapie olistiche come lo Shiatsu e il Reiki;
terapie all'avanguardia come l'osteopatìa.
Aggiornerò questo blog sui risultati ottenuti.
PRIMO AGGIORNAMENTO 06/12/2007
Confermo che non sono state dimostrate novità nel campo medico da parte della medicina classica occidentale.
Le altre discipline non si sono potute tentare correttamente visto il ricovero ospedaliero. Vediamo.
SECONDO AGGIORNAMENTO 16/01/2008
Sono sopravvenute complicazioni, comunque ad oggi una parte del viso si è in parte ripresa a cominciare dalla parte alta, forse l'utilizzo o forse comunque il tempo e l'assunzione di deltacortene (cortisonico).
TERZO AGGIORNAMENTO 22/03/2008
Alcune parti del viso si sono riprese soprattutto, credo, dopo una terapia di cortisone per endovena funzionale anche ad altre problemariche, ma la situazione non si è risolta.
Finalmente, dopo un po' di utilizzo, posso dare una definizione finale ai due dispositivi che utilizzo ora:
il PalmOs Treo 680 e il Windows Mobile PPC HTC P3300.
HTC
-Il dispositvo è piccolo, molto più piccolo di molti pocketpc (PPC) che possiedono il GPS integrato,
-ha un comodo aggancio per una fettuccia che ne renda difficile la caduta
-la macchiana fotografica pur essendo 2Mpixel è sommaria e lentina, però picevole
-ottimo i GPS con Tomtom, non sbaglia un colpo, fa fatica però dentro gli appartamenti
-aggiungendo Resco Explorer e i plugin il sistema ottiene un'aggiunta fondamentale, è fastidioso non poter chiudere i programmi, lanciarli velocemente dal desktop, vdere batteria e memoria a colpo d'occhio, certo DTSysView + magicButton fanno i loro lavoro, ma alla fine meglio una cosa integrata... mi sembra assurdo che windows Mobile tuttora attenda che un programma di terzi modifichi queste incresciose mancanze del sistema, ma è un metodo tutto Windows che conosciamo... Comunque credo che i lmultitask sia veramente poco utile, e quando i programmi attivi sono 5 o più la cpu sembra che si sieda a prendere un caffè! assurdo che io debba perdere tempo a chiuedere due volte i programmi!
-fatsidioso il sistema di installazione che sporca i pc, comodo però spere ad ogni hotsync cosa è installato, consiglio comunque un backup sul PPC, ma quello in dotazione funziona mailissimo e perdele impostazioni e le registrazioni!
-la lentezza del procssore si sente, però ci si fa l'abitudine
-ottimi i pulsani di gestione mentre la trackball è veramente assurda, molto meglio il 5way
-utile e comoda l'entrata usb univoca, però assurdo che non si possano utilizzare auricolari a jack normale
-Come telefono funziona abbastanza bene, ma è macchinosissimo, occorre sempre utilizzare i pennino o le unghie per chiudere qualche applicazione o atttivare qualche scelta, nulla a che vedere con la semplicità palm
-la capacità di attivare o disattivare i vari hardware di connessione è ottima
-la batteria a 1200mha è un fenomeno, non si scarica se non mettendola sotto l'acqua... o meglio dura moltissimo anche sotto sforzo e senza precauzioni, inoltre si carica piuttosto velocemente
-l'audio è ottimo!
-la grafica è davvero un punto di forza assieme alle possibilità hardware del pocketPc rispetto al Palm
-l'immissione di testo è terribile, tra i suggerimenti assurdi e i tastini piccolissimi e scomodi con il pennino devo dire che la tastiera del Treo mi manca moltissimo, però questo garantisce uno schermo bello ampio anche se in un dispositivo piccolissimo! A qualcosa bisogna rinunziare.
Gli impallamenti ci sono, abbastanza spesso, non come l'Eten che avevo, ma spesso comunque e se instllate un programa che impalla l'avvio c'è da reinstallare tutto da capo, pr ottenere un buon PPC l'ho rifatto almeno 5 volte! Spero che spb backup sia in grado di salvare davvero tutto, in ogni caso ora tutto è ok. Lo si può considerare il compendio perfetto del Treo per GPS, Giochi grafici, Radio e Navigazione web.
TREO
-E' molto leggero, anche se la dimensione è più ampia dell'HTC è molto ergonomico e piacevole
-la sua leggerezza è legata alla batteria 1200Mha che però dura realmente pochissimo, meno di 24 ore!
-con la batteria 2400Mha la cosa è accettabile, ma diventa mastodontico e pesante, anche se comodo per l'altoparlante
-la memoria libera per i programmi è accezionale, impossibile riempirla
-i pulsanti base rimangono scomodi, ma alla fine ci si abitua
-il sistema di archiviazione degli sms a chat è eccezionale e ho notato che su PPC manca!
-il sistema è lentino, ma non sempre
-ottima la velocità della fotocamera, però è pur sempre 640x480, terribile
-la capacità di attivare tutti i programmi e le opzioni da tastiera è semplice, veloce e comoda rispetto al PPC (ricorda i telefonini Alcatel in confronto al terribile menù Motorola)
-la grafica è più soft e meno intensa, molto più rilassante da utilizare anche per molto tempo, però permette performance grafiche decisamente basse, anche se un video si vede bene..
Devo dire che a parte i pulsanti un po' scomodi, la batteria vermente fastidiosa e l'audio non potentissimo però il Treo rimane il palmare smartphone migliore...
Recensioni precedenti:
HTC P3300
Premettendo che son un fan del Treo e del palmOS, non ho resistito ad acquistare (sempre con ebay ovviamente) un palmare all-in-one.
Volete scrivere, leggere un ebook, navigare, sentire la radio e gli mp3, guardare un film, giocare, utilizzare il GPS, collegarvi con il wifi o il bluetooth, telefonare, mandare MMS o SMS, oppure fare qualche foto? Beh, allora devo dire che l'HTC P3300 è ottimo.
Rimane il fattore windows mobile che quando si impalla va resettato perdendo tutti i dati! Rimane che per installare ci vogliono parecchi minuti e occorre sporcare il slistema operativo. Ma è anche vero che esistono moltissime applicazioni mutuate da Windows Xp che si possono rendere "mobili", ed inoltre la Vga è molto godibile.
Fattori positivi:
1. super integrazione GPS, WIFI, BT, GPRS, FOTOCAMERA 2Mpx, RADIO FM
2. dimensioni veramente ridotte e con una piacevole struttura ergonomica
3. ottimo schermo, luminoso e ampio
4. buon funzionamento
5. funzionalità hardware impeccabili
6. comodo e maneggevole
Fattori negativi:
1. manca l'UMTS per navigare veloce, visto che c'è tutto...
2. manca molto una tastiera stile qwerty per immettere i dati velocemente
3. il sistema di gestione con il roller non è il massimo e non sempre è compatibile con i programmi
4. il processore è lentino e bastano 5 applicazioni attive (odio il multitask di windows) per rallentarlo all'eccesso, però con la memoria pulita non si sente quasi
5. Windows Mobile è terribile, crash, perdita di dati e lunghissimo nelle installazioni, quando funziona è accettabile però
6. nonostante i 2 megapixel la fotocamera non crea immagini molto definite, erano meglio quelle del nokia 3650 a 1Mp!
In definitiva forse esistono altri smartphone con le stesse capacità, il nokia N95 possiede le stesse funzioni, però la tastiera da cellulare e la mancanza di touchscreen credo che rendano molto duro l'utilizzo di tutti i programmi, dall'altra una tastiera qwerty per stare in uno smartphone così avrebbe o ridotto lo schermo o reso il tutto più grosso e pesante.
Credo quindi che sia un'ottima scelta, elegante e comoda per avere tutto sempre a portata di "pennino".
TREO 680
Premetto che ritengo che il migliore smartphone stile Treo sia il 650, dopo alcuni mesi di utilizzo il treo 680 si può schematizzare così:
positivo:
1. Ottima fotocamera, molto più realistica come colori, peccato che la posizione è scomoda, facilissimo coprirla con il dito, il 650 aveva la fotocamera alta e quindi senza rischi. In ogni caso le foto vengono realizzate e salvate più velocemente. Rimane il fato che un 0,33 Mpixel non è molto soddisfacente.
2. Molto spazio per le applicazioni e l'avvio delle stesse (64Mb), non sono riuscito a riempirlo neppure per metà, mentre il 650 arranca con 4mb liberi.
3. Veloce l'accesso alla SD, il 650 ad esempio faceva fatica a caricare l'elenco delle applicazioni.
4. cavo hotsync notevolmente migliorato e comodo
5. schermo luminoso e sembrerebbe anche più definito.
negativo invece:
1. Tasto spegnimento scomodo, difficile da toccare, erano perfetti i pulsanti del 650, perchè cambiarli?!!
2. Volume ascolto basso, forse per come è realizzato il padiglione per l'ascolto
3. La Batteria dura meno di una giornata!!! i 1200mAh sono scarsissimi, ho comprato il pack potenziato però ora il treo è alto pià di 3 cm! Anche se risulta comodo per appoggiarlo quando si usa l'mp3 player o il vivavoce.
4. Preferiti scomodi, era molto meglio il sistema del 650
5. Hotsync sembra più lungo come tempi
6. 1 solo colore per il led, il 650 poteva fare verde, rosso e flash, qui solo verde fisso.
7. lo schermo spesso ha delle righine/ondine (forse è il mio però)
8. l'accesso ai messaggi, calendario e alle applicazioni fa attendere alcuni secondi, il 650 solo per accedere alla scheda
9. ho dovuti riacquistare tutti software perchè quelli del 650 provocavano dei crash, questo NON E' BELLO! Spero non ci si metta a fare il solito giochino alla Bill Gates.
Detto questo ripeto che il Treo 650 con più memoria sarebbe stato eccezionale, se si potesse poi abbinarci moduli SD con wifi o gps allora non ci sarebbero rivali.
Il 680 credo sia un tentativo di miglioramento che però è rimasto sostanzialmente come il predecessore con qualche scelta sbagliata.
Rimane il fatto che il tipo Treo con Palm Os ritengo sia sempre un'ottima scelta, stabile, veloce, sicuro, semplice e comodo.
Di Alex (del 04/11/2007 @ 17:25:39, in Società, linkato 1442 volte)
Nei
film e nei racconti in genere il mondo, le logiche, i giochi di potere,
si fermano agli esseri umani come se tutto e tutta la vita fosse
determinato dalle scelte di questi esseri, ma siamo solo un pezzo
dell'universo e della realtà, è ridicolo e fuorviante!
Di Alex (del 04/11/2007 @ 17:17:45, in Società, linkato 23881 volte)
Vengo or ora da Parigi,
Essendo stato in città mercoledì ed avendo raccolto alcune informazioni abbiamo deciso di andare al café in cui Alejandro Jodorowsky legge i tarocchi a trenta persone ogni settimana.
Le indicazioni trovate erano alquanto frammentarie e soprattutto di vecchia data, a parte una in un forum che però riusultava alquanto sommaria, tipo scambiare la destra con la sinistra!
Ecco come trovare Jodorowsky nel Café Le Temerair (ha cambiato più volte il nome, quindi non fateci troppo conto, inoltre nulla indica la presenza di Alejandro, dovete chiedere!), da piazza della Bastiglia (Bastille) prendete prima Rue de Lyon (a fianco dell'Opéra Bastille), poi Avenue Daumesnil (non tutte sono Rue!) quindi a destra dalla piazza nell'angolo di un palazzo tra Rue Legraverend e Daumesnil, all'altezza di Avenue Daumesnil 32, di fronte al negozio "Cecile e Jeanne" (n.51 di Avenue Daumesnil, siamo tra l'XI e il XII Aroundismant) e di un piccolo market (su Rue Abel), tra tre vie che si incrociano con l'Avenue, alle 16.00 il locale accetta il pubblico, il grande "Jodo" arriva alle 17.00 in punto, il resto lo lascio alla vostra esperienza!!!
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