Sento la necessità di ringraziare.
Di ringraziare alcune persone, alcune non più in vita, che in questi anni mi hanno permesso di arricchire la mia capacità riflessiva, la mia criticità, e che, a mio parere, sono tra i pochi pesonaggi pubblici che ancora rendono degna la cultura italiana fcendola uscire dagli ambiti ristretti dell'intellettualismo e della pochezza di intenti e di pensiero.
Pierpaolo Pasolini e Giorgio Gaber sono i primi due, purtroppo non posso rivolgermi a loro.
La criticità esapserata e di grande intelligenza di Pasolini, la sua ricerca del vero, anche in campo spirituale, sono sempre stati un faro per me.
La comicità amara, disullusa e profonda di Gaber, un monito per le scelte di ogni giorno.
Ma posso ancora ringraziare, scrivendo una lettera aperta alcune persone, tutte diverse, ma, io credo e anche sento, tutte con un loro personale tentativo di passare un po' di ragionamento, di pensiero sensato, di luce, direi, alla povera, oramai becera, cultura italiana, vuota e piccola, provinciale e ben poco degna di rispetto.
Dario Fo e Franca Rame, Umberto Eco, Lorenzo Giovanotti, Adriano Celentano, Beppe Grillo.
Dario e Franca, li sento come se fossero amici, persone che conosco fin da bambino, che ho sempre adorato come dei mostri sacri, mi si passi l'espressione, a partire da quando, piccolino, guardavo il Mistero Buffo alla rai. Sapere che ci sono, che sono ancora attivi, che scrivono, parlano, rappresentano e cercano ancora di mantenere viva la luce del pensiero nelle menti italiane, mi rinfranca, mi fa sentire un senso di calore al petto, qualcosa che il moderno gusto televisivo, fatto di effetti e azione considererebbe demodé e alquanto sdolcinato, ma in cui io credo ancora.
Esattamente come dice Jovanotti, il rischio vero ora è di non sentire più nulla, per fortuna ci sono ancora, poche, persone che corrono il rischio di amare e sentire.
Dario che ride, che fa il vescovo, che piange, sorride... credo che mi sia rimasto dentro per anni e abbia contribuito a farmi guardare sempre con disillusione e criticità la religione, opposto della religiosità, che cercava Pasolini, e anticamera dell'ipocrisia.
Eco certo non mi richiama sentimentalmente, però ciò non toglie che il contributo che egli ha dato alla cultura sia fondamentale, e anche con le sue Bustine abbia cercato di pulire la mente dei lettori da molte sovrastrutture, cosa che solo chi conosce per bene le strutture, può fare. Diciamo che questo è un intellettualismo che rispetto, mi piace poco di solito la cultura avulsa dalla quotidianità, dalla semplicità e dal discorso diretto, affettivo ed emozionale, ma in taluni casi è talmente grande da farsi scusare i limiti.
Jovanotti è certo una situazione diversa, una cantante, anche frivolo se vuoi, ma che nel tempo ha sempre espresso sentimenti e modi di esprimere un rispetto per la vita, l'amore e una certa ricerca del sé che tante volte mi ha aiutato a mantermi attaccato ad una certa via importante, nonostante le disillusioni. Ricordo quando lesse una lettera legata a suo padre o altri momenti di impegno politico che mi fanno senitre molto vicino il suo modo di espressione.
Diverso ancora il caso di Celentano, anche lui lo ascolto come cantante e attore, ma anche come presentatore, da molti anni, fin da bambino. Certo non condivido tutto, in parte mi angosciano i suoi silenzi, non vedendo la televisione da prima dle 2000 non ho sentito i suoi ultimi monologhi, però ho sempe trovato importante i messaggi che venivano espressi nelle sue canzoni, il richiamo ad una certa etica, anche ecologica, e non posso che approvare con forza il fatto che tra le cose peggiori ci siano stati in Italia gli architetti e aggiungo i geometri, oltre ai politici marchettari e tangentari. Hanno ridotto e stanno riducendo l'italia ad un ammasso di cemento informe, schifoso e malsano, per la mente e lo spirito, ma anche per il corpo.
Beppe Grillo invece è un'altra categoria ancora, certo ora non sembra più un comico, certo sicuramente ci guadagna, è già anche ricco, ma chi se ne frega, mica gli ho affidato i miei risparmi o gli ho dato in moglie la figlia, quello che dice è sacrosanto, non importa che una volta ascoltato da poiù di dieci persone poi scada in populismo, rimane sacrosanto, e lo stesso la rabbia di chi vede il modo becero dei borghesi italiani di distruggere lo stesso paese in cui vivono, soano pure scemi. Il caso Scalfari fa bene a criticare e mettere in discussione, ma non mi dica che Grillo lo fa solo per guadagno ed è finto, quando il suo giornale ogni giorno diventa sempre più mediocre ed espressione del ceto medio borghese per vendere più copie e fare le fusa ai potenti.
Li ringrazio perché dopo aver subito varie perdite di ogni tipo, non ultimi una certa serenità e ottimismo che mi avevano spinto prima, mi rendo conto che chi fa qualcosa aiutandoti a non scordare ciò che vale nel vivere, anche se poi ci guadagna e si becca un bel po' di fama, questo purtroppo è uno degli aspetti negativi, che comunque rende un po' tutto falso, va comunque rispettato e ringraziato.
QUINDI GRAZIE.
PS
Certo non scordo che esistono altri che cercano di mantenere viva la mente e il cuore degli italiani come Sabina Guzzanti, Umberto Galimberti, Moretti, franco Battiato, etc. etc. ringrazio anche loro, ma ancora non sento di dovergli scrivere una lettera aperta.
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