Tanti, cattolici, dicono che il Buddismo non sia una religione.
Forse ricordano il vecchio adagio sul fatto che il sentiero spirituale inidcato da Budda fu considerato all'inizio una forma di pensiero filosofico.
Inoltre credo che ci sia una spece di avversione nei confronti delle religioni profonde e con valori simili al cristianesimo.
Vi invito a riflettere: una religione, perchè il Buddismo è tale, con i suoi Monaci, le sue regole, i sui riti, che crede in un essenza universale che indica la via ad ogni uomo, che passa il suo tempo a cercare il senso delle cose ed a trasmettere pace e serenità, che è basata sull'azione sia reale che spirituale, sia pratica che esoterica secondo voi non è una religione?
Beh se non è una religione in senso stretto, meglio, di certo tutte le spiritualità che si trasformano in religioni perdono il loro senso profondo, si fanno giochi di potere, coacervo di pregiudizio e di mali pensieri, come in quella cattolica.
Ciò non toglie che:
1. il pensiero spirituale compete non solo l'ambito religioso, ma anche quello culturale (si veda Pasolini) e filosofico, quindi, di rimando, una filosofia spirituale compete al religioso
2. l'intensità di vita che il Buddismo richiama (con tutte le sue strade: taohismo, yoga, zen...) non è per nulla nichilista, non affatto vero che il Buddismo chieda l'annullamento del sentimento
Forse ciò che non piace ai cattolici è che i buddisti hanno rispetto per coloro che sono diversi, insegnano il distacco dalle cose ed uno stati d'animo che non viva di rabbia, nervoso, paura, ma sia sganciato dal senso di colpa, quindi fondamentalmente libero.
Non sia mai, come puoi controllare una persona se non gli instilli paura e senso di colpa per ogni sua azione?
Troppo bene hanno imparato gli americani a creare tensione quotidiana e i cattolici oscuri sensi di colpa per controllare gli spiriti e le scelte delle persone.