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L'Italia a questi italiani è solo utile per fare i propri comodi
Di Alex (del 19/08/2009 @ 09:37:33, in Politica, linkato 1176 volte)

Penso alle manifestazioni per i rappresentanti della legge morti negli attentati a Borsellino e Falcone o nelle varie stragi.
E mi risulta chiaro quanto sono ipocriti i nostri politici quando vanno alle manifestazioni di questo genere:

è chiaro che persone come Berlusconi, i soliti politici di destra e sinistra, i politicanti e spesso anche i rappresentanti istituzionali (giudici, polizia, comuni, stato...) stanno in Italia e amano l'Italia solo in quanto è il paese migliore dove fare i propri interessi.

Se ci fosse una nazione piena di persone senza coscienza politica, senza capacità critica, senza valori nazionali, con leggi inapplicate o inapplicabili, individualista e con un sistema di affari senza regole, mafioso e prevaricatore queste persone preferirebbero quel paese.

Forse i politici di un tempo del PCI, del PDUP, di certa DC, dell'MSI e persino della prima LEGA, sicuramente tutti quelli dei vari Movimenti civili credevano nel fare politica per l'Italia, non per il proprio interesse personale.

Ma oggi io credo che siano pochissime le persone che facciano qualcosa per la comunità senza ipocrisie (vedi gran parte del mondo cattolico), senza secondi fini (quasi tutti), e persino quello che vediamo con la ricerca del jackpot del Superenalotto non è solo il desiderio di poter possedere dei soldi, ma il desiderio che quasi ogni italiano possiede di diventare come Berlusconi, uno in grado di fare qullo che gli pare, quando gli pare e come gli pare, in paese senza etica, e senza futuro.

Pensare che ogni nostro passo poggia in una spazio/tempo pieno di storia e di cultura, non solo intesa come storia, arte e letteratura, ma anche come umanità. I nomi dei paesi, delle vie, delle famiglie ricordano il senso di una vita ppiena di umanità, di valori e di lotta per crescere e vivere.

Svalutare le case antiche, le piante centenarie, i nomi e le condizioni dei luoghi è l'inizio della perdita del nostro io che non può che portare rovina e dolore.

Peccato.