Eluana ora è passata nella sua dimensione spirituale.
Non comprendo come chi crede nello spirito e nella vita dopo la morte possa pretendere che un'anima rimanga qui, senza possibilità di interagire, crescere e vivere.
Abominio di una visione oramai distorta dell'amore e del rispetto della vita!
Chi crede nella reincarnazione (buddisti) non può concepire di trattebnere un'anima in una sola delle sue dimensioni, chi crede nella vita univoca dell'anima dopo la morte (cattolici) non dovrebbe concepire che un'anima debba soffrire senza alcun guadagno in esperienza di vita, invece sono gli atei a dire che non aveva senso trattenere una persona in stato vegetativo per 17 anni e i cattolici che dicono che non va mai spenta una vita?!!!
Argh!
Ma siamo alla schizofrenia pura!
Non ho mai trovato un passo della Bibbia o del Vangelo che dicesse che la morte non è parte della vita e che va rispettata in quanto passaggio ad una dimensione più alta, mai ho trovato che la vita non vada considerata una esperienza da vivere intensamente, nella dimensione che ci capita, ma in condizioni adatte a viverla come esperienza.
Gli Stoici credevano che il gesto finale del proprio percorso di ricerca della verità profonda della vita fosse il suicidio... ma riglettiamo, erano più vicini alla spiritualità delle persone senza la possibilità di seguire una religione (quella romana non la era) che cercavano con assoluta dirittura morale e intellettuale di trovare un significato profondo al proprio modo di vivere utilizzando il buon senso, il pensiero intellettuale e filosofico, lo studio, il confronto con gli altri, il rispetto degli affetti euna volta trovata la propria via etica la seguivano completamente fino al suicidio o comunque alla strada che gli era propria o lo sono di più coloro che oggi parlano di spirito ed in realtà non sono in grado di rispondere delle proprie scelte o lo fanno attaraverso le indicazioni che sono dettate da altri?! Intendo ad esempio buona parte dei cattolici praticanti e finanche dei politici!
Rispettare una persona significa (occhio il significato è la sostanza profonda e pura di un significante, la matrice del senso di un termine, valore profondo di una lingua e di un essenza di vita) rispettarne la vita e la morte, in egual misura, le scelte, la via, gli errori e le vittorie, qualunque spostamento verso qualcosa che è giusto per noi e non per la persona non è più rispetto totale, forzarne la vita o la morte non è rispettare, lasciare che la sua vita e la sua morte seguano il percorso naturale legato a quella persona non a noi è rispettare e significare, dare significato a quella persona e a ciò che ha vissuto, morte compresa.
Chi si permette di arrogarsi il diritto di scegliere della vita e della morte degli altri (attenzione per vita si intende anche le scelte fondamentali del vivere) si sostuituisce a Dio, e questo, io credo, non compete nessun uomo, per quanto santo, religioso, potente sia. Anzi più una persona è saggia e "santa" più credo sia vicino all'essenza delle cose pertanto possa indicare la via, mai forzarla... ricordate che Gesù Cristo diceva che si salva colui che crede, che crede lui, non che è forzato a credere, e questo era conditio sine qua non affinchè un miracolo avesse effetto.