Bologna
Di Alex (del 05/12/2007 @ 20:38:56, in Società, linkato 1209 volte)
La
Bologna di oggi, dopo il sindaco Guazzaloca e durante la dittatura del
sindaco Cofferati si presenta come una situazione disperata. La
cultura locale, quella vera, è ridotta al minimo, le situazioni
culturali evidenziano una tendenza a continuare, tra mille
difficoltà poichè per nulla avvallate
dall'amministrazione, le dinamiche che hanno già testato
precedentemente, sostanzialmente procedendo per inerzia. Non ditemi
che far venire a Bologna Benigni è cultura, con tutta la stima
che ho per il grande comico, credo fermamente che la cultra di una
città sia realizzata dalle persone che ci vivvano
quotidianamente, ed è vera cultura se un diciassettenne prova a
leggere Dante molto più che se lo fa Benigni una serata con il
prezzo del biglietto a 40 euro! I servizi sociali sono allo sbando, le politiche anti inquinamento completamente inefficaci. Il
sindaco odierno ha realizzato solo proposte restrittive, nessuna
costruittiva e produttiva, assecondando solo le esigenze del 20% dei
Bolognesi, i grandi borghesi che vivono nelle ville sui colli e
desiderano Bologna simile ad una vetrina di un centro commerciale. I
negozi storici (librerie, vecchi cinema), che sono cultura, chiudono
per diventare banche o hotel e nulla viene fatto; i luoghi di incontro
giovanile, matrice di scambi culturali e creatività vengono
considerati il nemico da abbattere e vengono sistematicamente oppressi
con ordinanze e proposte dei comitati; i luoghi della cultura gratuiti
vengono pian piano trasformati in locali inn per i borghesi, e intrisi
di cultura borghese; le piante, il verde, la vita naturale vengono
distrutti i nome del progresso e del cemento, senza nessuna politica
ambientale; la viabilità è vissuta come una battaglia
alle autmobilie senza nulla fare per aiutare la circolazione
alternativa, non una proposta o un aiuto in questo senso; le
associazioni vengono sgomberate, come le famiglie e le occupazioni
storiche decennali, nel contempo Cofferati si dimostra sempre
più imbronciato se non si fanno le cose che desidera,
dimostrando una assoluta incapacità di coordinare tutti gli
aspetti di un governo politico di una città; Bologna muore a
poco a poco, come città vera ed emotiva, come luogo in cui si
respirava una dimensione ampia e profonda, dove la vita spicciola aveva
più livelli di significato, trasformandosi ennesimamente in un
parco giochi per pochi eletti, spazio per i soliti giochetti di potere
dei bambinoni poco cresciuti che ormai infestano le nostre città.
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