di Gambigliani Zoccoli Raffaele
Via Ridolfi n.50
41100 Modena
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e.mail: rgambigl@tin.it
Questa storia è vera. I cognomi dei
protagonisti - tranne che per occasionali riferimenti a prodotti
attualmente in commercio - sono stati sostituiti con nomi
inventati. Giorgia era la mia vicina del mare. A volte compariva
sul mio pianerottolo, intorno a mezzogiorno. Cominciava a
cucinare e scopriva di aver dimenticato qualcosa, uova, cipolle,
aglio o peperoncino. Mai che si ricordasse di tutto. Normalmente
mi ero appena svegliato e finivo a mangiare con loro, Giorgia e
Veronica, al piano di sotto, spaghetti col tonno or bacon and
eggs. Un tantino pesante come colazione, e tornavo a letto fino
alle quattro.
Giorgia era stata playmate nelledizione
italiana di playboy tre anni prima, aveva un fisico da togliere
il fiato. Allepoca aveva continuato a posare per le riviste
di biancheria, quanto bastava per accumulare il denaro per aprire
unagenzia immobiliare, a Forte dei Marmi, un working che le
lasciava una marea di tempo libero, e se ne stava sempre a
leggere o a studiare, che dopo la laurea in economia si era
iscritta a Padova, psicologia. Lunica sfortuna del
sottoscritto, nel conoscere questo pezzo di donna, era che era
maledettamente lesbica. A suo tempo - il dilemma - le aveva
causato una sorta di trauma. Per un paio di anni aveva tentato di
regolarizzarsi, si era applicata al sesso come a una missione,
poi aveva compreso - definitivamente - che il tato maschile non
riusciva a piacergli.
Aveva lasciato perdere.
Nel giugno del 1996, per sopire a un desiderio
represso di entrambi - per dipanare una disputa che si trascinava
da anni - organizzammo una bischerata. Io sostenevo che la sfera
maschile, anche al limite delleccitamento, mantiene una
soglia di autocontrollo, sopra la quale riesce a percepire la
presenza di un pericolo imminente, Giorgia, rifacendosi a una
ricerca della Wanderm das Lust - scuola di pensiero
tedesca degli anni sessanta - ribatteva che il sesso maschile -
attivo o passivo nella gestione dellamplesso - rimane preda
del patner fino al raggiungimento dellestasi finale, in una
catarsi completa dellego pensante.
Per una corretta e completa comprensione della
vicenda sono stati inseriti particolari che a prima vista possono
sembrare insignificanti, ma che risultano indispensabili per
linterpretazione degli sviluppi in oggetto.
(Ore) 11.30 - Giorgia posteggia la sua golf coupé
- 16 valvole - blu metallizzata nel parcheggio della spiaggia
libera di Forte dei Marmi. Indossa un paio di bermuda aderenti -
neri - orlati al di sotto dei glutei, un body bianco
elasticizzato senza reggipetto e un paio di sandali rialzati a
stivaletto. Ha i capelli raccolti allaltezza della nuca ed
è abbronzantissima.
11.34 - La spiaggia è quasi deserta, non è
ancora stagione; Giorgia sistema il suo drappo vicino alla riva.
Due fidanzatini - alle sue spalle - si carezzano al sole; tre
trentenni scheletrici, alla sua destra, inseguono
unimprobabile abbronzatura; due cinquantenni, poco più in
là, giocano con un nipotino. Cento metri più indietro, molto
più spostato sulla destra, un altro ragazzo prende la tintarella
con gli occhiali da sole - io.
11.35 - Giorgia si toglie gli stivaletti, i
bermuda neri e il body elasticizzato. Sulla spiaggia cala il
silenzio. Sotto i bermuda indossa un paio di slip a filo
interdentale con cordine che sgambano allaltezza
dellombelico. Sette persone si chiedono quasi
contemporaneamente come due palle di carne perfettamente
abbronzate non siano soggette alla fondamentale equazione
galileana. Giorgia, incurante di tutto, comincia a prendere il
sole supina.
11.54 - Arriva unaltra coppietta. Nonostante
le esplicite occhiate di lei, si sistemano dietro a Giorgia, che
cambia posizione e si stende su se stessa. La ragazza appena
arrivata, di un bianco polposo, rimane in maglietta; lui si siede
sulla sabbia e comincia a emettere curiosi respiri. Uno dei tre
trentenni scheletrici, nel frattempo, ha spostato il telo
perpendicolarmente a Giorgia, unico sulla spiaggia, 90° rispetto
al sole. Ha infilato un paio di Rayban e ha cominciato a leggere
un libro, Bompiani, di cui non riesco a distinguere il titolo.
12.17 - La coppia di cinquantenni ha lasciato la
spiaggia ed è stata sostituita da tre ragazzi + una lady,
questultima decisamente carina, probabilmente la morosa di
uno di loro. I tre ragazzi, comunque, lasciano convergere (a
turno) lo sguardo in direzione di Giorgia, che nel frattempo ha
ripreso la posizione supina. Si sta verificando quello che
avevamo previsto, la spiaggia libera di Forte, che praticamente
dura un chilometro, si riempie concentricamente rispetto a
Giorgia. Qualcuno abboccherà.
12.35 - Ultimo arrivo, forse il più interessante;
un ragazzo sui venticinque armato di telo e bermuda. È il più
coraggioso: ha sistemato il suo drappo parallelo a Giorgia, a un
paio di metri da lei, nella spiaggia deserta, poi si è sdraiato
a prendere il sole. Giorgia non lo ha degnato di uno sguardo.
13.57 - E arrivato lextra con i
gelati. Giorgia ha preso un Magnum. Sarà il gelato più
osservato degli ultimi tempi. Ormai ci sono trentacinque persone
sulla spiaggia - tra cui dodici donne - tutte in cerchio rispetto
a Giorgia.
14.12 - Giorgia prende la bottiglietta di olio
abbronzante e comincia a spalmarselo sul corpo, seno compreso.
Sulla spiaggia cala un silenzio tombale, si sente solo il
movimento delle sue dita. Adesso è tutta unta, e la perfezione
del suo corpo risalta splendidamente.
14.14 - Il ragazzo sui venticinque seduto al
fianco di Giorgia, che nel frattempo si è letteralmente
ustionato, si avvicina, le sorride, e le chiede nellordine
che ore sono, se è italiana, se le piace Forte dei Marmi, se
viene spesso alla spiaggia libera, se ha visto lultimo film
di Bruce Willis e se ha letto lultimo libro di Baricco.
Giorgia si destreggia con abilità.
14.25 - Giorgia e Roberto (così si chiama lui)
fanno il bagno insieme. Lolio solare di Giorgia si scioglie
nellacqua, la pelle devastata di Roberto si quieta grazie
allidratazione.
15.42 - Giorgia si congeda da Roberto - non dopo
che questultimo le abbia strappato la promessa di unirsi a
lui quella sera. Decidono di vedersi sul forte alle nove, per
mangiare qualcosa. Giorgia si infila il body elasticizzato, che a
fatica rinchiude le sue misure perfette. Sulla spiaggia cala
nuovamente il silenzio.
15.49 - Anche Roberto lascia la spiaggia. Il suo
corpo è violaceo, ma sul volto ha stampata unespressione
di compiacimento.
17.35 - Simona, unamica di Giorgia, mi
lascia le chiavi del suo appartamento di Pisa.
18.22 - Un amico di Giorgia mi consegna una
cassetta sigillata. Sulla parte anteriore, a caratteri cubitali,
una scritta consiglia: "ATTENZIONE - MANEGGIARE CON
CAUTELA"
20.48 - Roberto posteggia la sua Mercedes Benz -
nera metallizzata - nel parcheggio a pagamento della pineta di
Forte, dietro al viale del passeggio. Il suo digitale inizia a
trillare non appena scende dalla vettura. Lui risponde, parla per
qualche minuto. Passa qualche macchina, sento soltanto che ha un
terribile mal di schiena, che proprio non può uscire quella
sera.
21.45 - Giorgia arriva allappuntamento.
Indossa un vestito intero nero, aderente, che lascia scoperte le
spalle e le cosce. Niente biancheria intima, solo un paio di
autoreggenti neri. Lui sfodera un completo Ferrè estate con
cravatta Ermenegildo Zegna. È cosparso di Armani uomo.
22.14 - Una telefonata anonima giunge ai
carabinieri di Pisa; pochi minuti più tardi una seconda
telefonata, questa volta alla redazione di Livorno del
"Tirreno".
22.22 - Mentre aspettano lantipasto lui
sorride e le chiede nellordine, se è mai stata a Parma, se
le piace la musica jazz, se ha già convertito il cellulare, se
conosce il Portogallo e se ha mai viaggiato su Internet. Giorgia
continua a destreggiarsi con abilità. Seduto su una panchina di
marmo, appena al di fuori del ristorante, un ragazzo sfoglia una
copia della Gazzetta dello Sport, fingendo di interessarsi ai
punteggi dellultimo europeo.
23.24 - Giorgia si offre di dividere il conto di
"danilo" il più prestigioso ristorante di Forte, lui
indignato, rifiuta, congedando al maître la sua Master Card
Visa. Lei ha mangiato di tutto, dallantipasto di gamberi al
risotto ai frutti del baltico, dallo stracotto di salmone alla
cotoletta al tartufo, il tutto condito da riserva Berlucchi. Sono
145.000 a testa. Lui incassa, e aspetta.
24.39 - Dopo una lunga passeggiata nel corso, dopo
estenuanti fermate alle vetrine degli atelier più lussuosi, dopo
una coppa gelato sui tavolini in piazzetta, la "frutti di
bosco con fragole e panna montata" gigante, Giorgia propone
di andare da lei, a Pisa. Ha la casa libera: i suoi sono in
Giappone. Lui sorride, accende la quattordicesima Camel e
controlla la tasca interna della giacca.
24.57 - Sullautostrada Genova-Livorno il
tachimetro della Mercedes sfiora i 195 orari. Lei, sporgendosi in
avanti per dipingere le labbra di rosso Lancome, non si avvede
che labito la spoglia - ormai - al di sopra delle
giarrettiere di pizzo.
01.30 - Giorgia apre la porta di casa e subito
viene investita dalla foga di Roberto. Giorgia si spoglia e lo
spoglia. Lei rimane solo in giarrettiere e scarpette, sedici
centimetri complessivi di tacco, abbronzantissima e con i capelli
che le cadono sulle spalle, lui è completamente nudo, ustionato
dal sole, con diciassette centimetri di erezione. Si
trasferiscono in camera da letto. Lei comincia ad accarezzarlo, a
dargli buffetti damore, a dispetto delle scottature, lui
inizia a leccarla, un po dappertutto. Lei lo prende in mano
e comincia ad agitarlo. "Non cè bisogno" sospira
lui, "daccordo" accorda lei, "mettiti il
preservativo che sono tutta un fuoco" invoca lei. I
preservativi, che lui giurava di avere con sè, non si trovano
più. Giorgia gli consiglia di andare a comprarli, la scatola da
dodici, non si sa mai, alla farmacia notturna di Piazza dei
Miracoli. Lui acconsente disperato, le mordicchia per
lultima volta il capezzolo sinistro - si riveste - e parte
alla disperata ricerca di goldoni.
02.17 - Un giovane sospetto viene fermato in
Piazza dei Miracoli. Nel baule della sua auto viene rinvenuta una
cassa ripiena di tritolo, pronta a far saltare la torre pendente,
come annunciato in una telefonata anonima alla stazione dei
carabinieri qualche ora prima. Il giovane dichiara di essere alla
ricerca di profilattici, ma i controlli, subito disposti,
accertano che in via degli Abelardi n.14 non abita tal Carla
Venturi (lo pseudonimo di Giorgia), come il giovane aveva
dichiarato, ma Simona Aguzzoli, che viene dichiarata
completamente estranea alla vicenda.
Nei giorni successivi ci furono diverse
discussioni tra me e Giorgia. Daccordo, sostenevo, la
nostra preda era finita nella trappola, tutto era filato liscio,
ma queste non erano le condizioni iniziali della scommessa. A
Roberto non era stata data nemmeno una possibilità di salvarsi,
nemmeno un indizio che gli permettesse di intuire il pericolo
imminente. Nellesecuzione del nostro piano eravamo stati
troppo perfetti. Il fatto stesso che Roberto fosse cascato nella
rete, ribatteva Giorgia, avallava la scommessa; come avrebbe
potuto pensare, quel ridicolo essere, di conquistare una donna
come lei in una sera soltanto? Questultima osservazione,
continuavo per nulla convinto, non poteva essere iscritta a
sostegno della tesi iniziale: quanto spesso una ragazza -
soprattutto in vacanza, libera da occhi indiscreti e lontana
dalle convenzioni sociali - si schiudeva al primo venuto, dopo
una sera o poche ore soltanto di rapida conoscenza? Questo era
successo con Roberto, nientaltro che questo. Ma non ci fu
niente da fare, Giorgia non volle sentire ragioni, e fui
costretto a offrirle un gelato in piazzetta.
Roberto Ferrari di Parma è tuttora in attesa di
giudizio per detenzione di esplosivi, associazione a delinquere,
tentato danneggiamento del patrimonio artistico e tentata strage.
Si è sempre dichiarato innocente.
Raffaele Gambigliani Zoccoli